Martedì, 24 Novembre 2015 11:14

Le giornate di cinema (e)migrante

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Le giornate di cinema (e)migrante
I transiti degli uomini nel mondo e nelle epoche
IV edizione
26-28 novembre 2015
Lagonegro -Moliterno


                                  
             

Promossa dal Gal La Cittadella del Sapere, in collaborazione con la Lucana Film Commission,  l'Istituto "V. D'Alessandro" di Lagonegro e l'Istituto "F. Petruccelli della Gattina" di Moliterno, si svolgerà dal 26 al 28 novembre nelle succitate scuole la quarta edizione della rassegna "Cinema (e)migrante". o.


In Italia si può dire che il cinema è nato proprio quando  hanno preso a diffondersi con insistenza  i  grandi "camminamenti" migratori,  quei processi sociali connotati da uomini, donne, famiglie intere che lasciavano la propria terra e la Patria per cercare fortuna nell'Europa del Nord o di là dell'Oceano . Flussi, spostamenti di umanità che nel corso dei decessi non si sono mai arrestati, e il cinema italiano  ha rivolto, seppur con discontinuità,  una particolare  al tema  sin dai primi anni del novecento", si pensi a "Gli emigranti" (1915) di   Gino Zaccaria, "Il grande appello" (1936) di Mario  Camerini, "Terra di nessuno" (1939) di Mario Baffico, titoli questi che oggi  storicizzano una visione, un punto di vista (più che un genere), ma insieme a molti altri film permettono di   far conoscere, non tanto un'estetica o uno stile di un regista, quanto storie di uomini e donne, di un'umanità coraggiosa a cui  è toccato (e tocca ancora) il destino  di abbandonare con dolore la propria terra e i propria cari. Con la quarta edizione di CINEMA (E)MIGRANTE il Gal La Cittadella del Sapere intende portare  un certo "cinema  di impegno" nelle scuole, nella consapevolezza che la settima arte possa essere materia    di formazione e conoscenza dentro il normale percorso didattico di una scuola. Ma va aggiunto che c'è da parte nostra  il proposito di  far conoscere certe storie sui flussi migratori di oggi per allargare tra le giovani generazioni l'idea che un nuovo umanesimo si costruisce sulla condivisione, sull'incontro dell'altro, sulle mani degli uomini (e dei popoli) che si stringono strette. Pacificandosi e scacciando i razzismi, le discriminazioni.
                                                      
Nicola Timpone
Presidente Gal Cittadella del Sapere


Se vero che gli ultimi (e tragici) attacchi terroristici dell'Isis a Parigi   costituiscono - come ha riportato il Priore di Bose, Enzo Bianchi,  una  fiamma   incandescente ed impazzita di quella "terza guerra mondiale parcellizzata, nella  quale non si riesce  a capire fino in fondo chi arma chi e a che scopo", è altrettanto vero che tale spirale di violenza, generante solo sofferenza e confusione, dà man forte ad una cultura politica reazionaria che fa sempre più presa sull'opinione pubblica e considera gli  stranieri (e i flussi migratori)  come  una minaccia alla sicurezza  dei popoli  dell' Europa. In questo clima ostico,  fortemente proteso ad alimentare la paura, si capisce che diventa arduo portare tra i banchi della scuola quel  cinema  che vuol farsi -  raccontando  le ultime rotte migratorie - viatico per sanare il dialogo e l'incontro...Ma la cultura (il cinema nel caso) non può lasciarsi condizionare da paura,  pregiudizi e  arbitrarie  convinzioni,  ha il dovere di tenere la barra dritta, non può rinunciare alla sua funzione di aprire corridoi di proposte perché  vada affermandosi  quel  dialogo che faccia  da contrasto ai terrorismi, alle guerre, al rifiuto dei più deboli. Da questo punto di vista le visioni di "Cinema (e)migrante" diventano "immagini-contro"   a quel baratro del sentire  umano che rifiuta un mondo  con    "i popoli  che si mischiano unendosi". Le opere che presentiamo, quella del più introspettivo  tra i registi italiani, Ermanno Olmi, del regista lucano   Prospero Bentivenga, del compianto Vittorio De Seta, del francese Philippe Lionet e della giovanissima rom-torinese Laura Halilovic,  si pongono in opposizione al "mondo di cartone" (per stare al titolo del film di Olmi) che arresta il dialogo. Ma si sa, prima o poi il cartone, i cartoni,  cioè i poteri,  le prevaricazioni, le malvagità, le follie dell'uomo, la forza del male, il rifiuto dell'altro, sono  destinati a sciogliersi. E a vincere sarà  una umanità con un diverso volto.

                                                    
Mimmo Mastrangelo
curatore
                      

Programma


26 novembre  ore 9.00 Lagonegro
Istituto Tecnico-Economico-Tecnologico "V.D'Alessandro"


WORLD NAPOLI (2006) di Prospero Bentivenga
Docu-interviste in cui il regista lucano incontra uomini, donne  e , soprattutto, bambini delle comunità migranti presenti a Napoli e nel suo hinterland. Siamo agli albori del nuovo millennio.

LETTERA DAL SAHARA ( 2005) di Vittorio De Seta
Viaggio di Assane, un giovane e colto senegalese, che, sbarcato a Lampedusa, fugge  verso il nord della Penisola, ma una serie di circostanze ed atti razzisti subiti lo riportano nel suo Paese dove ritrova il suo maestro....

27 novembre ore 9.30 Moliterno
Istituto Tecnico-Economico-Tecnologico "F.Petruccelli della Gattina"

WELCOME  (2009) di Philippe Lionet
Bilal, curdo diciassettenne dall'Iraq va a piedi  fino a Calais, in Francia. Tre mesi di camminamento per l'Europa e poi comincia ad  allenarsi in piscina: deve  attraversare a nuoto la Manica per raggiungere a  Londra dove  si trova la sua fidanzata, ma...

IO ROM ROMANTICA (2014) di Laura Halilovic
Gioia, una ragazza rom di 18 anni, vive con la famiglia a Torino. Il padre la vuole sposa, ma lei è convinta che deve cercare da sola la propria felicità e un giorno accetta di partecipare alle riprese di una pubblicità e...Pellicola passata di recente al Giffoni Film Festival

28 novembre ore 9.30 Moliterno
Istituto Tecnico Economico Tecnologico  "F.Petruccelli Della Gattina"

IL VILLAGGIO DI CARTONE (2011) di Ermanno Olmi
Un vecchio prete del Nordest accoglie in una chiesa dismessa gente di colore  in fuga da miseria e guerre...Un severo e coinciso apologo cristiano  che si impone anche per la sua forza stilistica.